Come vivi le tue ansie?

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L’ ansia è un’esperienza comune a tutti. Nella psicoterapia Gestalt Analitica, l’approccio all’ansia non è nei termini di “sano” e “malato”, ma tra ciò che si può definire come “fluire” dell’esperienza vitale e “blocco” di questo fluire.
Il riferimento è al dinamismo con cui l’individuo si relaziona all’ambiente, ne entra in contatto, ricevendo, assimilando e restituendo energia, nel raggiungimento della soddisfazione dei propri bisogni, aspirazioni, intenzioni. Quando a bloccarsi è questo fluire, può insorgere ansia ed altri disturbi ad essa collegati. Compito del terapeuta sarà quello di aiutare il paziente ad individuare e intervenire su ciò che blocca la propria energia, riprendendo a sviluppare quella capacità di ristabilire il fluire naturale del ciclo dell’esperienza.
In una visione concreta, unitaria e complementare, mente-corpo, le somatizzazioni del malessere sono diverse: da disturbi psicosomatici (tensioni muscolari, senso di stanchezza, insensibilità) ad ipocondrie fino a disturbi gastrici, cefalee, difficoltà respiratorie…
Focalizzandoci nel presente, nel Qui e Ora, è possibile ascoltare ciò che emerge: il paziente viene aiutato nella terapia Gestalt Analitica, ad interrompere il continuo protrarsi in avanti, al futuro, visto in modo catastrofico perciò portatore di ansia.
Riacquistare consapevolezza nel Qui e Ora, invece, non solo significa attribuire il giusto valore al passato e alle aspirazioni future, ma farlo in piena consapevolezza e responsabilità delle proprie scelte che avvengono nel presente.
Riapriamo dunque ciò che ci sta chiudendo da dentro e ci costringe. Riportiamo ossigeno alla nostra corporeità.
Ti ritrovi in questa riflessione?
Come vivi le tue ansie?
Se e in che modo le interpreti?
Foto tratte da: Pexels

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